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Visualizzazione dei post da maggio 26, 2011

Et quandus corpus morietur fac ut animae donatur (Versione italiana)

Et quandus corpus morietur fac ut animae donatur  (Versione italiana) Rosa nera sussurrante piange il sangue d’innocenza dall’abisso e lei ritorna per urlare la sentenza. Rosa viola selvaggia portaci via da qui che il mondo sta cambiando in una nuova vita e lasciaci ora la tua linfa che sta spegnendo il fuoco,il pianto,il sangue,il cancro che sta alimentando la morte nera dentro te con una sacra lotta dura cruda di ideali senza età quando il tempo sta correndo contro di voi evince per noi. La calma,la tranquillità,la volontà fa riflettere lo specchio del tempo che si rompe in un abisso e lascia credere alla speranza perduta. Rosa rossa morente mendicante per il potere disperso urlante della libertà dentro morta e poi là risorta nella città buia del deserto. Rosa bianca vivente anime disperse sciocche corrono via dal vento caldo arido del deserto. Il muro si erge di sabbia viaggia veloce a cento avanza, sfoga la sua rabbia. Rosa gialla prepotente