ET QUANDUS CORPUS MORIETUR FAC UT ANIMAE DONATOR (VERSIONE ITALIANA)
Rosa nera sussurrante
piange il sangue d’innocenza
dall’abisso e lei ritorna
per urlare la sentenza.
Rosa viola selvaggia
portaci via da qui
che il mondo sta cambiando
in una nuova vita
e lasciaci ora
la tua linfa
che sta spegnendo
il fuoco,il pianto,il sangue,il cancro
che sta alimentando
la morte nera dentro te
con una sacra lotta dura cruda
di ideali senza età
quando il tempo
sta correndo contro di voi
evince per noi.
La calma,la tranquillità,la volontà
fa riflettere
lo specchio del tempo
che si rompe in un abisso
e lascia credere
alla speranza perduta.
Rosa rossa morente mendicante
per il potere disperso urlante
della libertà dentro morta
e poi là risorta
nella città buia del deserto.
Rosa bianca vivente
anime disperse sciocche
corrono via dal vento
caldo arido del deserto.
Il muro si erge di sabbia
viaggia veloce a cento
avanza, sfoga la sua rabbia.
Rosa gialla prepotente
erge l’olimpo di colpevoli
vestitasi dal mantello bianco velo
brucia il cielo
si tinge di sangue rosso
sprigiona l’amore
che porta addosso.
Il fuoco,le lacrime,l’odio,l’onore
squarciano il mondo
lasciatosi al suo destino:
“et quandus corpus morietur fac ut animae donatur”.
Le anime insieme ritornano
le rose si aprano
a riaprirsi in una calda nuova stagione
Sangue nel deserto
Che bruciando loro le radici
E adesso le rose piangano
Le città del deserto
spuntano dalla sabbia
con rabbia
che il vento caldo
ha portato con se
E ha rimesso al suo posto
Con le civiltà
Di una volta
E di un tempo fa
Con popolazioni piene di volontà
Per portare al termine il raccolto
Prima che le rose muoiano.
All’improvviso arriva
l’impeto della tempesta di sabbia
Dove sbatte le ali con furia
Sui muri della città
Che vengono sommersi
poi la tempesta si placa
e arriva la calma,la quiete
Le persone escono fuori dalle case
Incominciano a togliere la sabbia
Dalle coltivazioni di rose
Prima che il danno
Rovini loro la bellezza
Durante il passa mano
Di in mano,in mano
Delle ceste piene di sabbia
La fatica si fa sentire
E le persone sudano
La dove alcune gocce di sudore cascano
Sui petali delle rose che brillano
Mentre spuntano dalla sabbia
Ultima rimasta
Con colori forti,belli e vivaci.
Passa un giorno
E arriva una bella giornata
Che ha inizio la raccolta delle rose
Passa un carro tirato da ciuchi
Che pian piano si riempie di fiori
Per portarli al mercato della città
Aperto alla domenica
Riparato dalle mura
Ad ogni tempesta di sabbia
Che invade e pervade la città
E seppellisce quei raccolti
Tanto quanto cari
E il fuoco,le lacrime,l’odio,l’onore
squarciano il mondo
lasciatosi al suo destino:
“et quandus corpus morietur fac ut animae donatur”.
Il popolo tramanda una leggenda
Dove si narrava una storia
Del’impero delle rose
Che viveva in una zona
Tanto quanto arida
che al comando della città
Comandava una principessa
Quando non erano fiori
Ma esseri umani
Che adorava le rose
Perduto l’amore del principe
In una battaglia di spade
Contro un’altra civiltà ostile
Dove tutto venne trasformato in rose.
Passava il tempo
Passava la tempesta
Passavano le civiltà
Passavano gli esseri umani
Ma le rose non venivano toccate
Perché se punti dalle spine
Gli stessi umani diventavano sabbia
Portata via dal vento
Dove rinascevano
In un’altra città
Dove era vicino il mare
L’acqua salata
Avrebbe annullato l’incantesimo
E riportato in vita
Quando succedeva
In quei giorni
dove non tirava vento
Rimaneva sabbia
A ricoprire le rose
Che al cambio della stagione
Il vento caldo soffiava
E spazzava via
In tutte le direzioni del deserto.
Et quandus corpus morietur fac ut animae donatur
Il giorno dopo
Il vento si placava
E tutto era calmo e tranquillo.
Alcuni semi venivano trasportati
In altre zone desertiche
Dove le stesse rose rinascevano
E i popoli raccoglievano
Per poi portare al mercato
Dove si svolgevano
Feste,canti,danze
In onore della principessa caduta
In questo sortilegio
Che aveva perduto l’amore del principe
In una battaglia di spade
Che non vogliono più ricordare.
Questo opera è distribuito con licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate
Blog'n'danceroll Blog'n'danceroll by Frateschi Iorio is licensed under
Questo opera è distribuito con licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate
Based on a work at blogndanceroll.blogspot.com .
Permissions beyond the scope of this license may be available at http://blogndanceroll.blogspot.com .
Nessun commento:
Posta un commento